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Cassese, Severino, Arbore e Ratti per le lezioni speciali

Cassese, Severino, Arbore e Ratti per le lezioni speciali

Oltre cento insegnanti disponibili dal mondo accademico, della cultura, della pubblica amministrazione e dell'impresa. Come sostenerci

La Scuola di Servizio Civico è finalmente in campo. Selezionati inostri studenti, tutti di alto livello, con una maggioranza percentuale di donne, età media 30 anni e forti motivazioni, venerdì 25 settembre li incontreremo per l'orientamento, per poi iniziare con le lezioni il 26. 

Di eccellenza il corpo docente, 150 personalità accademiche e del mondo della cultura, dell'impresa, dell'amministrazione pubblica hanno dato la loro disponibilità. I docenti, arricchiti anche dall'esperienza dell'insegnamento a distanza di questi ultimi mesi, stanno valutando i migliori metodi didattici da mettere in campo in quella che sarà la prima scuola del dopo-Covid. Fra distanza e presenza, non si tratterà solo di lezioni frontali, ma anche di sopralluoghi e legal clinics, per formare sul campo dei servitori civici che siano in grado "di affrontare la complessità, con un approccio integrato che non guardi solo uno spicchio della realtà".  Le lezioni cominceranno nella seconda metà di settembre e andranno avanti fino a marzo, divise in due trimestri, abbracciando 10 aree tematiche.

Fra le personalità che saliranno in cattedra, Sabino Cassese, Paola Severino, Renzo Arbore, che terrà una conferenza sulla cultura popolare a Roma, l'architetto Carlo Ratti:  sarannoloro i  protagonisti di lezioni speciali aperte alla città.  E poi,  Giuseppe Busia (segretario generale dell'Autorità per il garante per la privacy), Riccardo Capecchi (ex segretario generale Agcom), Angelo Piazza (ex ministro della Funzione pubblica), Stefano Cuzzilla (presidente Federmanager), gli architetti Susanna Tradati e Michele Molè. E alcuni membri del comitato scientifico e organizzatore, fra cui l'urbanista Claudio Rosi, la professoressa Antonella Salvatore (John Cabot University), il giurista Paolo Urbani, l'economista della Luiss Veronica de Romanis, il vicepresidente dell'Eni Fausto Bolognese (docente Unint), gli economisti Giaime Gabrielli e Antonio Preiti, il dirigente Formez PA Sergio Talamo esperto di comunicazione pubblica. 

La Scuola di Servizio Civico, una scuola "non politica ma formativa", come chiarisce Rutelli, vive soprattutto di finanziamenti. Ogni studente paga 450 € di iscrizione, ma il costo per la scuola, che garantisce metodi di insegnamento totalmente innovativi, è superiore di 2.500 € per ogni allievo. Per questo, Rutelli ha lanciato la campagna "Adotta uno studente: ogni benefattore potrà contribuire con 2.500 € alla formazione di un futuro amministratore pubblico, formato sul campo per gestire le complessità di una grande città". Naturalmente, sono possibili offerte di qualsiasi entità.

Chi volesse contribuire, trova la sezione apposita qui nel sito, oppure può versare direttamente sul conto della Scuola di Servizio Civico con questo Iban: IT67S0832703224000000010898.

Tags: #scuolaserviziocivico
Autore: Redazione News


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