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Brindisi inaugurale alla John Cabot, poi via ai corsi per 60 studenti

Brindisi inaugurale alla John Cabot, poi via ai corsi per 60 studenti

E' partita la Scuola di Servizio Civico. Rutelli: "Pronti a formare amministratori competenti”. Salvatore: “Dopo il Covid, ancora più necessario”

Il primo anno accademico della Scuola di Servizio Civico fondata da Francesco Rutelli si è aperto con un brindisi nel Campus Tiber della John Cabot University, uno dei partner della Scuola. Dopo il saluto del Presidente dell’università americana Franco Pavoncello, Francesco Rutelli, Presidente della Scuola, Claudio Rosi, segretario generale, e Antonella Salvatore, coordinatrice didattica, hanno illustrato principi, finalità, linee guida, prospettive e struttura di questo corso di Alta Formazione, che si propone di contribuire a creare una nuova classe dirigente per Roma: servitori civici in grado di gestire la complessità della Capitale grazie a un metodo didattico innovativo che consentirà agli studenti un approccio integrato con una visione interdisciplinare.

“Ce l’abbiamo fatta - ha esordito Rutelli - Per via della pandemia abbiamo dovuto ricominciare da capo, cambiare prospettiva; ma oggi siamo qui a inaugurare la Scuola di Servizio Civico. Un’iniziativa di volontariato che non ha carattere politico, anche se politica significa la vita nella città, la polis”. Dice Antonella Salvatore: “Dopo il Covid, la Scuola è ancor più necessaria. Quello che avviamo per i nostri studenti è anche un processo di mentoring: si interfacceranno con personalità con competenze elevatissime”.

Oltre alle lezioni frontali,  in parte in presenza ma in maggioranza online (tutto comunque nel rispetto delle normative Covid) si svolgeranno; Legal Clinics per un approccio diretto alle problematiche oggetto di studio; sopralluoghi in aree rappresentative della complessità urbana, come Tiburtina/Pietralata, il cantiere della metropolitana San Giovanni-Colosseo, Corviale; lezioni aperte alla città, tenute da personalità come Sabino Cassese,  Paola Severino, Renzo Arbore, Carlo Ratti.

Il programma, suddiviso in dieci aree tematiche, avrà come assi portanti digitalizzazione e innovazione e come presupposto la necessità di ripensare e riorganizzare le città sulla base del cambiamento profondo imposto dalla pandemia.

"A fronte di numerose richieste", ha spiegato Caludio Rosi  "per questo primo anno sono stati selezionati 60 partecipanti, giovani studenti universitari e laureati ed anche giovani professionisti che già operano nelle pubbliche amministrazioni o in settori privati, anche con esperienze all’estero". L’incontro con loro è previsto venerdì 25 alle ore 11, nell’Aula Magna della Facoltà di Architettura della Sapienza a Valle Giulia (via Antonio Gramsci 53). Qui, Francesco Rutelli terrà la sua Comunicazione di apertura su: “I cambiamenti per la pianificazione, l’amministrazione e l’organizzazione urbana dopo la pandemia".

"Non vedo l'ora di incontrarli",  ha detto Rutelli. "Chi li ha selezionati, mi ha parlato di ragazzi veramente brillanti e motivati". La conferma è arrivata da Veronica De Romanis, che ha esaminato i candidati studenti insieme con Antonio Preiti, Giaime Gabrielli e Giulia Pantaleo: "Sono certa che le loro comuni motivazioni e il senso di appartenenza alla nostra cominità, saranno il cemento di un bel gruppo, in tempo di distanziamento e Interazioni online".

 

Tags: #johncabotuniversity
Autore: Redazione News


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